Startup story #3 - Lighthouse Tech

Foto: Chiara Micci, FOTO VIDEO GARBANI SA
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USI Startup Centre

30 Settembre 2024

Lighthouse Tech ha sviluppato, TAMI®, una montatura per occhiali intelligente progettata per aiutare le persone cieche e ipovedenti a muoversi in modo sicuro e indipendente. A differenza di altri dispositivi, questa soluzione offre protezione per la parte superiore del corpo senza compromessi sul comfort, sullo stile e sull'estetica. Due dei fondatori, Franco Burlando e Nathan Deutsch, parlano dell’evoluzione del progetto e dei recenti traguardi in questa breve intervista.

 

Come la vostra soluzione si distingue dalle alternative esistenti?
Franco: L’alternativa più comunemente utilizzata è il bastone bianco, che è efficace nel rilevare ostacoli a livello del suolo, ma non protegge gli utenti da molte situazioni potenzialmente pericolose, come finestre aperte, rami di alberi pendenti, portiere aperte, ecc. Altri dispositivi che possono rilevare ostacoli all'altezza del busto e della testa non offrono lo stesso livello di protezione combinato con una montatura per occhiali elegante, che aiuta a evitare lo stigma sociale spesso associato ai dispositivi medici.

Come funziona?
Nathan: Abbiamo integrato nella montatura degli occhiali un sensore miniaturizzato che scansiona costantemente l'ambiente circostante con un sistema modulare brevettato a click-in, che avvisa l’utente di eventuali pericoli attraverso una leggera vibrazione.

Avete lavorato a questa soluzione per diversi anni e di recente avete completato il programma di incubazione dell'USI Startup Centre. Come si è evoluto il progetto durante questo periodo?
Franco: Il nostro punto di forza è che la nostra visione del prodotto e delle sue funzionalità non è cambiata significativamente nel tempo. Questo è incoraggiante perché dimostra che siamo riusciti ad ascoltare l'utente finale e a fornire ciò di cui aveva bisogno. La versione iniziale del prodotto è stata validata da oltre 100 utenti, di cui il 68% erano ciechi o gravemente ipovedenti. Tuttavia, questa visione comprendeva anche diverse problematiche che abbiamo dovuto risolvere nel back-end per ottenere il prodotto che sia noi che gli utenti finali volevamo avere. Non è stato per nulla facile. Per questo è stato importante far parte di un programma di incubazione. All'USI Startup Centre abbiamo ricevuto feedback costruttivi, suggerimenti e contatti che ci hanno aiutato a ridefinire sia lo sviluppo del prodotto che la nostra strategia. Quando parliamo con altri imprenditori che sono all'inizio del loro percorso, consigliamo vivamente di partecipare a uno dei tanti incubatori e acceleratori disponibili in Svizzera in base al loro profilo e alle loro esigenze. Li aiuterà a trovare le risposte giuste più velocemente.

Nathan: Mi sono unito al team in un momento in cui c'erano fondamentalmente più problemi che soluzioni. Una delle prime cose che ho dovuto fare è stata trovare le tecniche giuste per fare la validazione del prodotto, occupandomi anche di molti altri aspetti, tra cui la strategia di go-to-market. Uno dei momenti di svolta per me è stato quando ho imparato a identificare le persone giuste con cui parlare e fare loro le domande giuste. Poi siamo riusciti a raccogliere le informazioni necessarie e a presentarle in un modo che ci ha permesso di procedere con diversi stakeholder, inclusi potenziali partner e investitori.

A che punto siete oggi?
Franco: Abbiamo un team forte con background complementari e Moreno Menghini, il Capo del reparto di Oftalmologia presso l’Ospedale Regionale di Lugano e docente all’USI, nell'Advisory Board. Dall’inizio di quest’anno abbiamo ricevuto diversi premi e riconoscimenti in Svizzera e all’estero, incluso Venture Kick. Siamo stati finalisti di >>venture>>, Toyota Mobility for All award, Helbling Venture Challenge ed ATED Innovation Day. Inoltre, siamo stati selezionati per Mass Challenge US cohort. Un altro grande traguardo è stata la chiusura del nostro round di finanziamento pre-seed guidato da KAPSLY Ventures. Utilizzeremo questi fondi per avviare la produzione di massa e portare la prima versione del nostro prodotto sul mercato nel primo trimestre del 2025.

3 brevi domande per concludere:

  • Quale consiglio dareste ad altri fondatori? – Partecipate a un programma di coaching, a un incubatore o a un acceleratore. Vi aiuterà a raggiungere i vostri obiettivi più rapidamente ed a evitare alcuni errori.
  • Quale competenza dovrebbe avere ogni fondatore? – Saper gestire il team e fare le domande giuste alle persone giuste.
  • Come definireste il vostro percorso imprenditoriale in una parola/frase? – È una curva di apprendimento molto ripida.

Per maggiori informazioni su Lighthouse Tech: https://www.startup.usi.ch/en/node/9323